lunedì 1 ottobre 2007

Storia

Dalla fondazioni agli anni '50
La SSD ANIA, fondata nel 1921, risulta essere uno dei sodalizzi più vecchi nel panorama calcistico locale e della lucchesia. Giocare in quel periodo nell'Ania era motivo di grande orgoglio e paragonabile, con tutte le debite proporzioni, ai grandi club. In quei periodi l'Ania si accaparrava a suon di vecchie lire i migliori giocatori della zona e per questo motivo venne denominata la squadra del "Milione". Molti furono i calciatori che da Castelnuovo, Barga e Gallicano militarono nelle file bianconere, tra i più prestigiosi citiamo: Lenci, Da Prato (detto "Ceccopipa"), Moscardini (Binocci), Fontana, Marietto, Tomei(trottolino), Bosi, Cardosi e molti altri ancora. Allenatore era il mago dell'epoca Pietro Biagi, Presidente Verzani e dirigenti Livi Batastini, Belliti, Serradimigni.
La gloriosa Ania vinse tre campionati di fila dal '45 al '47 e proprio nel '46 fu chiamata per la prima volta la squadra del "Milione", perchè a suon di quattrini annoverò nelle sue fila i migliori giocatori della lucchesia. Tanto per ricordarne alcuni: il popolare chitarrina del Barga , il Cina dalla lucchese e molti altri giocatori favolosi. L'entusiasmo era alle stelle, basti pensare che in un derby tra Ania e Barga assistettero all'incontro più di 4000 spettatori. Ma fu l'inizio della fine, il calcio cominciava ad essere professionistico e per i gloriosi dilettanti dell'Ania la passione finì. Di calcio non se ne parlò più fino al 1971 anno della rifondazione..


Dalla rifondazione del 1971 agli anni '90
Il 1971, anno della rifondazione, vede l'entrata in scena di uno dei personaggi più importanti della nostra società il Dottor Adriano Giannecchini che insieme ad altre persone riporta il calcio nel piccolo paese di Ponte all'Ania. Giannecchini riporta entusiasmo e la squadra milita per molti anni in terza categoria dove vince due premi disciplina e finalmente, nel 1978, arriva il tanto sospirato salto di categoria. Una squadra senza campo sportivo e costretta ad allenarsi negli impianti limitrofi vince il campionato sotto la guida di Paolo Cheli.
La stagione seguente però si assiste subito ad un'amara retrocessione e per rivedere la nostra squadra in seconda dobbiamo aspettare la stagione 82-83, allenatore era il grande Rony (Rinaldo Stefani), padre dell'attuale presidente Flavio Stefani. Nello stesso anno, dopo tanto patire, anche l'Ania riesce ad avere un proprio campo e finalmente può disputare le partite interne confortata dal calore dei propri sostenitori!
Memorabile fu quello spareggio al Ciocco davanti ad una cornice di pubblico delle grandi occasioni: l'Ania batte il Poggio, degno avversario di tutta la stagione, ed al goal di Bacci al minuto 89° è festa grande, il paese ritrova la categoria superiore. Ricordo che in porta c'era il grande Franco Salvateci, attuale preparatore dei portieri.
Le stagioni che seguirono videro l'Ania disputare buone stagioni e mi piace ricordare la figura del "focoso" mister Renzo Salani e del "mitico" Catani che allenava l'under 18. Fra i giocatori c'erano Battaglini, Salvateci, Lemmi, Biagioni, Passini, Galleni, Cardosi e tanti altri a cui va la nostra stima e amicizia. Arriviamo alla stagione 90-91, un anno fantastico che ci vede protagonisti insieme a Borgo a Mozzano e San Pietro a Vico per il passaggio in prima categoria. Entriamo nella storia all'ultima giornata con il Tereglio, vinciamo 4-0 e così gli uomini sotto la guida di Francesco D'Urso coronano una stagione fantastica impossibile non citare giocatori come Lemmi, Turicchi, Berti, Nassani (il portierone), Toni, Biagioni Busatti, Chiezzi, Lorenzetti, Santi, Corazza, Mazzanti. Alla guida della società c'era sempre il Dottor Giannecchini, aiutato da Turicchi e Nutini, Ghiloni, Giannoni e Stefani.

Dagli anni '90 ai giorni nostri
Il passaggio alla prima categoria é motivo di orgoglio per tutti i tifosi e anche come immagine per il paese, purtroppo fummo inseriti in un girone di ferro, quello pistoiese con squadre del calibro di Larcianese, Aglianese e Montecatini. La piccola realtà, già data per retrocessa dagli addetti ai lavori, sbattaglia su tutti i campi, ma si deve arrendere all'ultima giornata e tornare mestamente in seconda categoria. Gli anni successivi sono anni di transizione dove la società tira a campare svolgendo campionati anonimi.
Nel 99-00 l'Ania conosce una stagione disastrosa, che culmina con la retrocessione in terza categoria dopo i play-out contro il San Romano. L'anno successivo c'è il pronto riscatto, torniamo in seconda dopo una stagione memorabile, ma sconvolta alla vigilia degli spareggi promozione dall'improvisa scomparsa del dirigente Rony Stefani. La squadra e i dirigenti sono sconvolti, ma fanno quadrato ed al fischio finale dello spareggio, vinto 1-0 contro il forte Ponte a Moriano (rete di Lemmi su rigore al 86°), le urla di vittoria si mischiano con il pianto per l'amico perso a cui viene dedicata la vittoria. Di quella squadra facevano parte Brandani, Batastini, Casci, Talini, Lombardi, Gonnella, Santi, Marroni, Bertolaccini, Fiorentini, Fabbri, Mariani, Moscardini, guidati dall'allenatore-giocatore Lemmi.
L'anno successivo ancora una retrocessione sempre ai play-out col Gallicano, passeranno due anni prima di ritornare a festeggiare la promozione in seconda sempre ai play-off contro il quotato Lammari. Stagione comunque maledetta, perchè per uno strano destino come nell'anno 00-01, perdiamo un'altra importante figura, quella del presidente Roberto Nutini. Alla fine della partita il copione si ripete, urla di giubilo e dirigenti abbracciati in lacrime nel ricordo della figura del Presidente. Per la cronaca Ania batte Lammari 3-2 (due reti di Bindani ed una di Casci) con un Bindani e una squadra magnifici. Ai giocatori che avevano vinto il campionato due anni prima si erano aggiunti Mazzanti (il portiere), Bindani, Gonnella Michel, Pardini, Bertoncini.
Nell'anno successivo ci salviamo con pieno merito ma nella stagione 05-06 retrocediamo contro il Fornaci e solo la buona sorte fa sì che veniamo ripescati in seconda. Gli anni 06-07 e 07-08 ci vedono ottenere brillanti risultati grazie alla costruzione di squadre più competitive.

Voglio ringraziare tutti quelle persone che con i loro racconti e stralci di giornali hanno permesso la stesura della nostra storia e da parte mia l'augurio di poter scrivere ancora pagine importanti del calcio bianco-nero.

a cura del Direttore Sportivo Luca Mastronaldi
Ultimo aggiornamento 28.04.09



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